Che rapporto hai con il denaro?

Paperon de’Paperoni diceva: “Il lavoro nobilita. Il denaro facilita”. Tu ne che pensi? Che rapporto hai con i soldi? Positivo o negativo? Pensi che ne hai, o ne potrai avere abbastanza per quello di cui hai bisogno nella vita, o che ne hai pochi o temi di perdere quelli che già hai?
Te lo chiedo perché la relazione che abbiamo con il denaro condiziona in maniera importante il modo in cui lo gestiamo nel corso di tutta la nostra vita, e quindi anche quanto ne abbiamo e quanto e come lo spendiamo. Ed in questo articolo ti do qualche spunto di riflessione proprio sulla relazione con i soldi e su come fare per averne una positiva.
Contenuti:
- La relazione con i soldi
- Gli indicatori su come gestiamo i soldi
- Come fare ad avere una relazione positiva con i soldi
- Conclusioni
1. La relazione con i soldi
Ogni persona ha un rapporto unico con la gestione dei propri soldi, indipendentemente da quanti ne possiede che spesso deriva anche dalle prime esperienze che si sono vissute in famiglia per il tramite dei propri genitori.
C’è chi vi presta un’attenzione maniacale e cerca di spendere il meno possibile; chi, invece, ha le “mani bucate”, con un rapporto molto emotivo con il proprio conto in banca. Chi ama rischiare, per cercare di guadagnarne di più, e chi, invece, dice di non capirne nulla, perché non ama i numeri, delegando completamente ad altri la gestione.
Chi teme di non averne mai abbastanza, e vive costantemente nella paura di perderli, e chi, invece, coltiva uno spirito di abbondanza e crede che ne avrà sempre a sufficienza.
Considerando, però, che diverse ricerche attestano che le preoccupazioni economiche e finanziarie sono una delle principali fonti di stress per molte persone, forse può essere interessante capire quali competenze e quali comportamenti, reali e quotidiani, possono permettere di avere un maggior controllo della propria situazione economica e finanziaria riducendo, almeno in parte, questo tipo di stress.
2. Gli indicatori su come gestiamo i soldi
Alcuni semplici indicatori che possono segnalare il fatto che si stanno avendo problemi nella gestione dei propri soldi sono:
- a fine mese ci si trova sorpresi di aver speso più di quanto si era immaginato o del fatto di non avere più disponibilità sulla carta di credito o di prelievo al bancomat;
- se ci viene fatta la domanda all’improvviso di quali sono stati nell’ultimo anno i nostri ricavi/guadagni e le nostre spese, e quindi il risultato finale che rimane dalla sottrazione, non sappiamo bene cosa rispondere;
- non si riescono mai a mettere dei soldi da parte in una logica di risparmio;
- si sente costantemente la preoccupazione nei confronti del denaro che diventa un pensiero quasi ossessivo, oppure, al contrario non si pensa mai al denaro rimuovendo completamente qualunque problema;
- si va rapidamente in ansia di fronte ad una spesa imprevista, anche di piccolo importo.
3. Come fare ad avere una relazione positiva con i soldi
Premetto che tutti possono avere una relazione positiva con i soldi e che, per farlo, non ci vuole una laurea in economia o una grande predilezione per i numeri.
Ci vuole saggezza prima che conoscenza tecnica, ci vuole costanza prima che evolute capacità di calcolo, ci vuole coraggio di vedere la realtà prima che sofisticati strumenti di analisi.
Ovviamente non ci sono ricette magiche e la prima vera questione riguarda quale sia l’ammontare del denaro di cui una persona o una famiglia può disporre con sicurezza e continuità per far fronte alle proprie esigenze.
Questo articolo tocca solo marginalmente la questione di come si possa aumentare la quantità di denaro di cui si dispone, ad esempio guadagnando di più con il proprio lavoro, e si concentra maggiormente su come fare a tenere sotto controllo e gestire meglio il denaro che si ha. Sebbene alcuni dei principi che attengono ad una buona gestione economica e finanziaria sono anche indirettamente di aiuto per riuscire a guadagnare più soldi con il proprio lavoro.
Quello che mi sembra di constatare spesso è il fatto che molte persone che hanno problemi con i soldi cercano, più o meno consapevolmente, di rimuovere o aggirare il problema, spesso adottando soluzioni “alla giornata” o immaginando che non si possa fare nulla per gestire meglio la situazione e che sia tutto inutile, “tanto i soldi non ci sono, quindi cosa devo gestire”. Fino ad arrivare alla patologia di sperare nell’evento magico di una vincita alla lotteria o in quello più realistico di un qualche prestito da parte di amici o familiari (sperando di non cadere, invece, nelle trappole delle sirene che promettono prestiti facili e veloci).
I consigli più utili per me sono:
- prestare sempre molta attenzione sia alla quantità di soldi di cui disponi o disporrai, che al momento temporale effettivo in cui ne disponi o disporrai (molto spesso la crisi è finanziaria più che economica, accade, ad esempio quando si emette una fattura, ma non si è ancora stati pagati e quindi non si ha la disponibilità effettiva di quello che spetta);
- padroneggiare alcuni concetti basici soprattutto per capire e gestire le differenze tra ricavi (quello che si fattura o la retribuzione annua lorda), incassi (quello che si incassa al netto dell’IVA o che arriva in busta paga), utile (quello che rimane sottraendo tutti i costi dai ricavi), costi fissi (costi il cui importo è già fisso e conosciuto e che sono obbligatori da pagare indipendentemente dal fatto che si abbiano dei ricavi), costi variabili (costi il cui importo è variabile ed in alcuni casi possono essere opzionali o possono variare al variare dei ricavi), capitale economico (valore complessivo di quello che una persona possiede a livello di beni immobili o di disponibilità sotto forma di denaro contante, depositi o azioni, etc.) e capitale finanziario (quantità di denaro di cui una persona può disporre in tempo reale);
- fare un budget mensile ed annuale per capire l’andamento dei ricavi e delle spese ed essere preparati in anticipo a gestire la dinamica finanziaria (cioè di quanti soldi liquidi si ha bisogno ogni mese per far fronte alle varie necessità). Il budget è uno degli strumenti più semplici ed importanti, ma purtroppo è ancora poco utilizzato non solo per la gestione dei soldi a livello personale/familiare, ma addirittura in molte aziende, soprattutto quelle di piccole/medie dimensioni;
- dedicare con costanza un orario, almeno settimanale, per fare il controllo della situazione economico-finanziaria e per verificare gli scostamenti, in positivo o in negativo, tra quanto previsto e quanto consuntivato;
- nel caso tu sia un professionista o un imprenditore o un free lance è sempre meglio tenere distinta la gestione privata da quella professionale/di impresa ad esempio facendo due budget distinti;
- anche quando si hanno dei ricavi molto variabili sarebbe meglio cercare di darsi uno “stipendio” fisso mensile che non subisca, quindi, grandi fluttuazioni a livello di importo e di periodo temporale;
- avere capacità e voglia di negoziare rispetto alle questioni che attengono il denaro (ad esempio negoziare il proprio stipendio come anche la rata del mutuo con la banca).
Per mettere in pratica questi consigli si può partire da alcune semplici attività:
- fare un elenco di tutte le spese obbligatorie che devi sostenere ed indicare per ognuna il periodo specifico in cui vanno pagate (dal canone di affitto o di mutuo alle bollette, dall’assicurazione auto alle tasse scolastiche, dai versamenti IVA al pagamento delle imposte, tanto per fare alcuni esempi);
- fare un elenco di tutte le spese legate alla vita quotidiana (dal mangiare, alla benzina) e chiarire quali sono quelle davvero prioritarie e quale sia l’importo minimo desumibile anche dalla media di quanto hai speso negli anni precedenti;
- fare un elenco di tutte le spese non quotidiane, ma presumibili e/o comunque relative a spese desiderabili (ad esempio spese mediche piuttosto che spese per viaggi, abbigliamento, etc.) ed anche in questo caso indicare se possibile il periodo in cui vanno pagate, il loro livello di priorità e l’importo medio in funzione degli anni precedenti;
- fare un elenco di tutti i ricavi già attesi e delle date presumibili di incasso (oppure inserire il valore della retribuzione netta in caso di lavoro dipendente e considerare il numero di mensilità previste da contratto ed eventuali importi variabili);
- definire un obiettivo a livello di ricavi da fatturare nell’anno (se professionista o free lance) ed i tempi presumibili di fatturazione e di incasso;
- definire, per i ricavi obiettivi di cui sopra, il numero di clienti/offerte che andrebbero emesse e le date temporali in cui farlo e darsi anche un obiettivo in termini di rapporto tra offerte emesse ed offerte approvate;
- definire un obiettivo in termini di percentuale di risparmio mensile e annuale da rispettare (i più saggi si orientano su una percentuale pari al 20% dei ricavi).
Una volta costruiti tutti questi elenchi basta compilare un semplice foglio di excel utilizzando la prima colonna per indicare le voci di ricavo e di spesa ed altre 12 colonne per i vari mesi dell’anno.
Nella prima colonna in alto inserisci una riga per ogni tipo di ricavo che pensi di avere ed inserisci l’importo nella colonna mensile corrispondente alla data in cui pensi di incassare effettivamente quel ricavo.
Se hai una partita IVA isola il dato relativo al ricavo da quello dell’IVA corrispondente.
Inserisci anche la percentuale di risparmio che ti sei dato come obiettivo e sottraila dal valore dei ricavi al netto di IVA.
Poi indica in colonna tutte le spese che hai elencato ed inseriscile nei vari mesi dell’anno come uscita.
Infine inizia dal primo mese a sottrarre le spese dai ricavi che hai fissato al netto dell’IVA ed al netto del risparmio atteso. Se dopo la sottrazione la somma è positiva puoi aggiungerla come ricavo al mese successivo oppure puoi decidere di aumentare le spese previste per quel mese, e così via.
Con un prospetto del genere sarai in grado di capire in anticipo se i tuoi incassi riescono a coprire tutte le tue spese nei vari mesi. Nel caso in cui qualche mese presenta un valore negativo occorre capire se sia possibile spostare la spesa al mese successivo, o annullarla, oppure se è possibile anticipare l’incasso di alcuni ricavi o se occorre trovare in anticipo altre forme di copertura (ad esempio prestiti).
Di fatto un foglio excel di questo tipo è un semplicissimo strumento di pianificazione finanziaria che aiuta ad essere più consapevoli nella gestione dei propri soldi, a vedere con più chiarezza quale sia la realtà della propria situazione economica ed ad affrontarla con minore ansia potendo cercare per tempo le soluzioni migliori per evitare situazioni di emergenza economica più difficili da sistemare.
Alcuni piccoli trucchi finali possono essere:
- mettere i risparmi, così come l’IVA a debito se si fattura, in un conto diverso da quello bancario utilizzato per la gestione quotidiana;
- darsi sempre l’obiettivo di non utilizzare mai tutto il credito disponibile;
- cominciare a risparmiare anche qualche piccolo importo, ma da subito;
- anche per le spese accessorie fissarsi un budget mensile da rispettare;
- se possibile, come detto prima, trasformare eventuali ricavi mensili variabili in uno stipendio medio mensile fisso così da rendere più facile la pianificazione finanziaria;
- chiedere l’assistenza di un esperto per aiutare ad impostare il proprio sistema di gestione, anche il semplice foglio di excel, e poi proseguire gestendolo in autonomia.
Conclusione
Questi consigli pratici sono solo il primo, importante, passo per avere una relazione migliore con i soldi, ma tutto parte a monte dal tipo di relazione anche emotiva che abbiamo. Solo una relazione positiva favorisce una gestione positiva.
Quindi non è il caso di pensare che i soldi non bastano mai, meglio pensare che si troverà il modo per far bastare i soldi e per aumentare il proprio stipendio e credere seriamente in questa possibilità e ragionare in maniera costruttiva su come riuscirci.
Concentrarsi, cioè, sul valore positivo e non su quello negativo.
L’altra parte importante è quella relativa a come assicurarsi un guadagno economico congruente con le proprie esigenze personali e familiari.
Su questo tema occorre scrivere cose specifiche, ma un primo consiglio è quello di utilizzare parte dei propri guadagni per investire su se stessi a livello di crescita di competenze, di networking, di sperimentazione di nuovi progetti, di personal branding perché questo è il miglior investimento per assicurarsi guadagni nuovi e crescenti nel futuro.
E tu che ne pensi? Che tipo di relazione hai con il denaro? Se ne hai voglia scrivi un tuo commento alla mail [email protected], o fai leggere questo articolo ad una persona che pensi ne abbia bisogno.
Buon lavoro e grazie per la lettura!
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