Che tipo di alleati hai al lavoro? E tu che alleato sei?

Nel tuo lavoro senti di poter contare su alcuni alleati che ti sostengono nei momenti più impegnativi o ti danno stimoli e ispirazioni per stare meglio e fare meglio? Oppure vivi una sensazione di solitudine, o peggio di doverti “guardare dagli altri”? 

O magari credi di essere tu un alleato per gli altri, ma ti manca il loro sostegno quando ne hai bisogno?

In questo articolo vedremo che si può essere un alleato in tanti modi diversi perché ognuno ha qualità differenti. E la ricerca di alleati è davvero importante per stare meglio nel proprio lavoro, mentre esserlo per altri ha effetti positivi non solo per chi riceve supporto, ma anche per chi lo offre.

L’alleanza è davvero un gioco a somma positiva. 

 

Contenuti:

  1. Perché avere degli alleati è importante
  2. Quali sono le diverse tipologie di alleati
  3. Conclusioni  

 

1. Perché avere degli alleati è importante

C’è una bella frase dello scrittore Erri de Luca che dice:

Due non è il doppio, ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato”.

Io credo che “l’alleanza” abbia un grande valore nel mondo del lavoro, anche se non sempre questo valore viene riconosciuto, ricercato, alimentato nel tempo e si pensa di più a doversi “difendere” invece che ad allearsi.

La difesa sembra necessaria, mentre per alcuni l’alleanza sembra addirittura una sorta di “raccomandazione”, mentre è tutt’altro.

E’ una forma di intelligente collaborazione e solidarietà e riconoscimento.

Le alleanze sono essenziali per gestire bene le relazioni con i colleghi di lavoro e per essere un collega stimato dagli altri. Non hanno un valore utilitaristico, sono un vero e proprio strumento strategico per lavorare bene ed essere anche apprezzati dagli altri.

Le persone che, a vario titolo, possiamo considerare come nostri alleati nel lavoro, sia che facciano parte del nostro stretto ambiente di lavoro o che ne siano fuori, sono uno dei veri e propri “capitali” su cui possiamo e dobbiamo contare per rendere più proficua e soddisfacente la nostra vita lavorativa.

Come tutto quello che riguarda un “capitale” si tratta di qualcosa che va ricercato e trattato con cura pensando che poi, a nostra volta, siamo capitale di altri, perché siamo alleati di altre persone in uno scambio reciproco.

In questo senso è importante chiedersi chi abbiamo come alleati e che tipo di alleato possiamo noi stessi essere nei confronti degli altri. 

Tenendo presente che ognuno ha caratteristiche e competenze specifiche che ci rendono alleati di tipologie diverse.

Sarebbe utile, quindi, essere ben consapevoli di quale sia la tipologia di alleato cui si appartiene in prima persona e poi essere sicuri di avere, nel proprio “capitale”, tutte le altre tipologie di alleati che servono per cercare di gestire al meglio la propria vita lavorativa.

Gli alleati possono servire per:

  • avere un sostegno in momenti di difficoltà sotto forma di consiglio o di aiuto vero e proprio;
  • vedere le cose da una prospettiva più ampia ed in questo modo prendere anche le cose meno sul personale;
  • avere qualcuno che ci “sponsorizza” per supportare un'idea, un progetto, una richiesta ad un livello più alto;
  • ricevere degli stimoli per fare qualcosa di nuovo, di più ambizioso, che ci permette di valorizzare meglio il nostro potenziale.


2. Quali sono le diverse tipologie di alleati

 

Una lista delle principali tipologie di alleati e delle varie caratteristiche che li contraddistinguono può essere questa, redatta in funzione di alcune competenze specifiche messe in campo dalle singole persone nella loro relazione di collaborazione. Competenze che aiutano ogni alleato, non solo a dare un aiuto concreto, ma anche ad ottenere stima e considerazione da parte degli altri.

 

Lo sponsor

E’ l’alleato che cerca sempre di mettere in bella luce gli altri, le loro idee, le loro iniziative. E’ la persona che sa come e quando comunicare progetti, attività. Che sa con chi parlare e come farlo per valorizzare al massimo quello che gli altri fanno e che cerca anche di attivare il consenso altrui sulle attività dell’alleato che vuole sponsorizzare. E’ la persona che si ricorda sempre di invitare il suo “protetto” a riunioni, incontri, etc. o che gli suggerisce dove andare o a chi rivolgersi per mettere meglio in luce le sue idee/attività.

 

L’esperto

E’ l’alleato che assicura di sapere sempre tutto o che ha voglia e disponibilità di informarsi, di mettersi a studiare per capire le cose in maniera tale da dare sempre un consiglio, un parere tecnico informato. E’ l’alleato su cui contare quando si ha bisogno di un'informazione autorevole, affidabile, ben argomentata. E’ una persona che riflette, ragiona, studia, offre la sua esperienza.

 

Il difensore

E’ l’alleato che trova il modo per prendere le difese in momenti di difficoltà o di criticità e lo fa argomentando in maniera corretta e trovando i giusti modi per evitare che la persona si trovi esposta a critiche o accuse ingiustificate. E’ la persona che si affianca a chi deve difendere, non lo abbandona e cerca di spiegare le motivazioni che ci sono alla base di determinate situazioni essendo anche capace di negoziare tra posizioni diverse.

 

L’empatico

E’ l’alleato a cui ci si può confidare con la certezza di essere accolti ed ascoltati con attenzione ed empatia. E’ la persona con cui ci si può confidare apertamente, sapendo che sa tenere le informazioni in maniera riservata e sa gestire anche i momenti emotivamente tesi.

 

Il problem solver

E’ l’alleato che riesce sempre a trovare una soluzione ai problemi con la giusta concretezza e determinazione. E’ la persona che non fa domande, non giudica quello che è accaduto, ma si concentra sul trovare il modo per uscire fuori dai problemi. 

 

Il motivatore

E’ l’alleato che fa ritrovare il giusto tenore emotivo in caso di stati d’animo troppo alti o troppo bassi agendo sull’ironia, o sulla gentilezza, o sull'energia, o sulla visione, etc. E’ la persona che riesce a capire lo stato emotivo della persona ed a trovare la chiave giusta per riportarlo ad una condizione di giusta distanza e di motivazione verso il lavoro.

 

Il pensatore creativo

E’ l’alleato che riesce sempre a far vedere le cose da una diversa prospettiva e quindi favorisce il pensiero laterale da parte dell’altra persona. E’ la persona che, dopo averci parlato, fa venire in mente cose nuove, fa accendere nuove lampadine.

 

Il consigliere

E’ l’alleato che riesce sempre a dare dei buoni consigli, facendo leva sulla propria esperienza, o saggezza. E’ la persona che riesce a vedere i problemi nella loro complessità e nella loro prospettiva temporale e riesce ad aiutare la persona a trovare le migliori soluzioni per affrontarli, anche cercando di attivare tutti gli altri tipi di alleati… 

 


3. Conclusioni

Sarebbe bene avere tutte queste diverse tipologie di alleati per il proprio lavoro. 

Potresti iniziare a fare una lista e vedere quali persone oggi ti sembra che facciano già al caso tuo, o quali ti piacerebbe includere nell’elenco e come potresti riuscirci. Magari crea tre colonne:

Quali alleati hai già? Quali ti mancano? Quali ti piacerebbero?

A volte basta anche una semplice richiesta diretta, dicendo alla persona che le si riconosce quella determinata qualità e che sarebbe un onore averla come alleata. Le cose più semplici e dirette sono spesso le più efficaci. 

A volte alcuni alleati possono essere anche persone esterne al tuo luogo di lavoro, vanno bene comunque. E possono essere dei mentori, dei coach, dei consulenti, dei formatori.

E tu che ne pensi? Che tipo di alleato sei tu per gli altri nel tuo lavoro? Se ne hai voglia scrivi un tuo commento alla mail [email protected], o fai leggere questo articolo ad una persona che pensi ne abbia bisogno.

Buon lavoro e grazie per la lettura! 

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