10 convinzioni che è meglio perdere

Siamo tutti una somma di convinzioni, alcune ci aiutano ad andare avanti nella vita, altre hanno la responsabilità di auto sabotarci, affaticando le nostre vite.
In questo articolo trovi una descrizione di quali sono le convinzioni limitanti che più frequentemente condizionano la vita di molti, nel lavoro e nella vita privata.
Prova a vedere se ne hai anche tu qualcuna e valuta cosa potresti fare per lasciarle perdere…
Contenuti:
1. Cosa sono le convinzioni e come si formano
2. Quali sono le principali convinzioni limitanti ed autosabotanti
3. Come si possono modificare le convinzioni
4. Conclusioni
1. Cosa sono le convinzioni e come si formano
La definizione più semplice di convinzione è:
“un pensiero che tu hai deciso, consciamente o inconsciamente, che sia una verità”.
Ed una verità è qualcosa che per noi è fisso, non modificabile, assolutamente e totalmente certo.
La questione è che tutti gli studi di neuroscienze sono concordi nel dire che le nostre convinzioni hanno un impatto fondamentale:
- sui nostri pensieri;
- sul nostro corpo;
- sul nostro stato emotivo;
- sui nostri comportamenti;
- sui nostri risultati;
- e quindi sul nostro livello complessivo di benessere o di malessere.
In questo senso le tue convinzioni possono essere l’origine dei tuoi problemi o la soluzione ai tuoi problemi.
Per riuscire ad essere più consapevole di come si formano le tue convinzioni ti può essere utile sapere che, ognuno di noi, costruisce le sue convinzioni sulla base di quello che sperimentiamo:
- nell’ambiente in cui viviamo: la nostra famiglia, la nostra città, regione, nazione, la scuola, la cerchia di amici, la società, etc.;
- dalle esperienze che facciamo: sia quelle positive che quelle negative plasmano le nostre convinzioni;
- dalle evidenze che provengono da fonti quali la scienza, o altre fonti cui attribuiamo una autorità rilevante, come può essere la stessa religione (che ci dice, ad esempio, quali comandamenti seguire);
- da esempi di altre persone che vogliamo imitare;
- da visioni, idee, sogni che si formano nella nostra mente e che pensiamo possano essere realtà.
Tutti questi fattori che impattano sulle nostre convinzioni interagiscono tra di loro, non ne esiste mai uno singolo che opera su di noi.
2. Quali sono le convinzioni limitanti ed autosabotanti più comuni
Ci sono delle convinzioni che finiscono con il peggiorare la qualità della nostra vita perché ce la rendono più faticosa. Molti le definiscono convinzioni limitanti ed autosabotanti, per la loro opera di danneggiamento. Ti premetto che sono convinzioni che non sono errate di per sé, nel senso che contengono anche parti di verità, ma non sono tutta la verità, e se le consideriamo in maniera assoluta l’unico risultato è che ci danneggiano.
Quelle che mi sembrano essere più comuni sono: la convinzione che
- arriverà il tempo giusto per fare quello che più ti piace o che pensi sia importante per te. Sicuramente è importante ed utile anche saper aspettare che alcuni tempi maturino, ma il “tempo giusto” non esiste mai, se con questa convinzione, di fatto, l’unico risultato è di rimandare e non passare all’azione. Quello che sarebbe più utile è riconoscere che puoi creare il tempo giusto, invece di aspettare che arrivi, ed il modo per farlo è decidere di iniziare anche con pochi minuti al giorno per iniziare a fare quello che più ti piace, o che pensi sia importante per te. Pochi minuti alla volta ti permettono di “costruire il tempo giusto” invece di aspettarlo.
- bisogna avere tutto chiaro in testa, e sapere cosa e come fare, per passare all’azione. Ovviamente è saggio ed importante riflettere e pensare per poter fare qualcosa, o sviluppare delle competenze, ma è anche vero che ogni conoscenza non passa solo dalla testa, ma richiede anche delle azioni. Si impara facendo, oltre che pensando, in un processo circolare in cui si pensa, o si impara, qualcosa (che sarà sempre parziale), si fa qualche azione per applicare quello che si è pensato o imparato, si riflette nuovamente sui risultati e si ritorna ad agire. E’ questo il metodo più efficace per imparare ed andare avanti. Avere la convinzione che bisogna avere tutto chiaro prima non fa altro che rallentarti nel fare, o procrastinare.
- gli altri possono e devono riconoscere il tuo impegno e i tuoi sacrifici, senza che tu dica niente di esplicito. In realtà nella stragrande maggioranza dei casi questo non accade, o avviene solo in maniera molto parziale, non perché gli altri ce l’hanno con noi, ma perché ognuno vede quello che vuole e può vedere e quindi il rischio di abbandonarsi a questa convinzione è di non ottenere mai i riconoscimenti che desideriamo. Ognuno di noi ha la possibilità di far vedere, in maniera più chiara agli altri, quello che sta facendo per ottenere la giusta visibilità ed i giusti riconoscimenti.
- se gli altri ti trattano male, o non ti considerano, vuol dire che ce l’hanno con te, che non vai bene per loro, che non sei adeguata/o. Questa convinzione nasconde, in qualche modo, un certo egocentrismo, immaginando che siamo sempre al centro dell’attenzione degli altri e che tutto quello che facciamo sia messo sotto la lente di ingrandimento. In realtà le persone hanno molte più distrazioni di quelle che pensiamo e non siamo quasi mai il loro principale centro di attenzione. Inoltre quando qualcosa non va come vorremmo, ad esempio, quando non ci considerano o ci danno dei riscontri negativi, è molto più probabile che questo segnali il fatto che hanno loro dei problemi e non che siamo noi il problema.
- bisogna sempre lavorare duro e fare sacrifici per ottenere i risultati. Sicuramente è vero che ci vuole impegno per ottenere risultati importanti, ma non è vero che solo i sacrifici spianano la strada. Nella realtà ci vuole anche coraggio, ottimismo, fiducia in se stessi e negli altri, gioia, capacità di gestire bene le proprie energie. Tutti elementi che la mentalità del “lavorare duro” rischiano di compromettere.
- prima il dovere e poi il piacere. Con questa convinzione il rischio è che il tempo per il piacere non arrivi mai, perché i doveri sono sempre in agguato e sono sempre numerosi. Abbiamo bisogno di nutrirci anche di fattori che rendono piacevole la nostra vita, e non solo perché questo è funzionale a fare meglio i nostri “doveri”, ma perché meritiamo di fare cose piacevoli, in senso più assoluto, per rendere la nostra vita ricca e per sentire una vitalità più piena.
- tutto quello che dici o fai viene giudicato dagli altri, cioè gli altri ci prestano la massima attenzione. Vale quello che ho detto rispetto alla convinzione 4. Non siamo al centro dell’attenzione degli altri, che spesso non si accorgono neanche di quello che diciamo e facciamo. Quindi quando, ad esempio, fai un errore, è inutile ingigantire il problema pensando che questo sarà sicuramente oggetto di grave critica da parte degli altri. E’ molto più probabile che gli altri non si accorgano, o ricordino, il problema o lo vedano in maniera diversa da quello che tu pensi.
- non puoi cambiare il tuo carattere. In realtà è vero che tutti abbiamo dei tratti caratteriali, che modellano la nostra personalità, ma è anche vero che tutti possiamo sviluppare più consapevolezza rispetto al nostro carattere e capire quali sono i tratti che ci aiutano e quelli che ci danneggiano, e poi sviluppare competenze che sono proprio il modo più efficace per imparare a gestire i nostri tratti caratteriali, valorizzando i migliori e gestendo i peggiori.
- per migliorare ed avere risultati nella vita bisogna mettere sempre l’asticella più in alto. E’ vero che darsi degli obiettivi ci aiuta a fare sempre meglio, ma occorre non cadere nella trappola di considerare solo quello che ci manca per raggiungere l’asticella senza vedere quello che abbiamo già fatto. Se ci concentriamo solo su quello che manca il rischio è che diventi tutto più faticoso invece di essere stimolante. Quindi per migliorare è utile anche dare spazio a celebrare quello che si è fatto.
- per avere potere bisogna essere in un ruolo di potere. In realtà tutti noi esercitiamo un potere, facendo o non facendo attività, essendo o meno disponibili, e così via. Nel senso che tutti abbiamo il potere di condizionare con i nostri pensieri, le nostre azioni, le parole che diciamo, o che non diciamo, la nostra vita e quella degli altri. Poi ci sono persone che hanno un potere riconosciuto ricoprendo dei ruoli di responsabilità, ma questo non vuol dire che ognuno non possa e debba riconoscersi il potere di avere un’azione positiva nella sua vita.
3. Come si possono modificare le convinzioni
Quello che puoi fare per lavorare sulle tue convinzioni è di:
- riuscire ad essere consapevole di quali sono le convinzioni che hai: quali cioè sono per te delle verità assolute che credi immodificabili su di te o sugli altri;
- capire quali sono le convinzioni che ti fanno stare male;
- elencarle, magari mettendole per iscritto;
- iniziare a scrivere una nuova convinzione che sia opposta alla precedente;
- trovare delle modalità per ripetere questa nuova convinzione con regolarità affinché il tuo cervello riesca ad assimilarla eliminando quella precedente;
- provare a fare delle azioni, anche piccole che vanno nella direzione della nuova convinzione, perché impariamo anche facendo.
Quello che io ti consiglio è di partire da una convinzione, ad esempio scegliendola tra quelle più comuni che ho elencato, e decidere e provare a modificarla ed a fare azioni conseguenti ogni giorno.
Quindi, se ad esempio vorresti modificare la convinzione che devi avere il tempo giusto per riuscire a fare una cosa importante, prova a crearti la convinzione che sei capace di creare il tempo giusto e decidere che troverai anche solo cinque minuti per iniziare, da domani, o meglio da oggi stesso, quello che vuoi fare e poi prova ad aggiungere ogni giorno un po’ di tempo in più e vedi cosa succede. Potresti scoprire che riesci a trovare il tempo, o capire che in fondo la cosa non è così importante per te, e preferisci concentrarti su altre priorità.
4. Conclusione
Ad ognuno di noi spetta la responsabilità di decidere se vogliamo avere delle convinzioni limitanti o potenzianti nella nostra vita. In linea generale sarebbe utile fare ogni tanto un check up delle nostre convinzioni e decidere quali è meglio rafforzare e quali è meglio lasciar andare. E’ una nostra scelta, e questa è davvero una grande opportunità perché le scelte possono far cambiare i nostri pensieri, comportamenti e risultati.
E tu che ne pensi? Qual è una convinzione che ti piacerebbe abbandonare? Se ne hai voglia scrivi un tuo commento alla mail [email protected], e ti risponderò con piacere o fai leggere questo articolo ad una persona che pensi ne abbia bisogno.
Buon lavoro e grazie per la lettura!
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