Come fare per gestire la negatività degli altri?

Sei una persona che ha la tendenza ad essere più positiva, o più negativa? In entrambi i casi ti troverai spesso a dover fronteggiare la negatività di altre persone che ti circondano, al lavoro o nella tua vita privata. 

In questo articolo ti proporrò alcune cose che potresti fare per gestire queste situazioni senza perdere la tua positività, o senza peggiorare la tua negatività. 

Perché imparare a gestire relazioni con persone che hanno un atteggiamento negativo è una competenza che puoi sviluppare e che può esserti davvero utile.

 

Contenuti:

  1. La negatività è sempre in agguato per tutti
  2. Come gestire le relazioni con persone negative


1. La negatività è sempre in agguato per tutti

 

Ti confesso che uno dei problemi principali per me è sempre stato la gestione delle relazioni con le persone che hanno un atteggiamento negativo

Magari si lamentano per qualcosa che gli sta accadendo, o vedono tutto nero, o incolpano altri per cose che hanno fatto (o non hanno fatto), o cose che stanno succedendo nella loro vita, o drammatizzano dei problemi, o hanno un atteggiamento scontroso, solo per citare gli esempi di situazioni che credo accadano, a me ed a te, con una certa frequenza.

Certo, a volte potremmo fare una cosa molto semplice e decidere di non frequentare più questo tipo di persone.

Ma è la scelta davvero migliore per noi?

E cosa succede se non puoi, o non vuoi, decidere di allontanare queste persone dalla tua vita?

Magari sono colleghi, o il tuo capo, e quindi non è possibile cambiare la situazione. Magari è la tua migliore amica, o un parente, o la persona che ami.

Quindi cosa fare?

Io cerco da tempo di capire quali possono essere le strategie più efficaci per rendere queste situazioni meno pesanti e più gestibili e qui ti propongo il risultato delle mie ricerche e di quello che provo a fare io.

Credo che imparare a gestire al meglio le relazioni negative sia davvero una competenza importante, anche per evitare, in momenti di crisi più generale, di farsi contagiare da spirali di negatività e di depressione che possono avere effetti molto peggiori sulla nostra salute, creatività, progettualità, motivazione di qualunque altro virus sanitario oggi in circolazione.


2. Come gestire le relazioni con persone negative

 

Prima di passare a quello che potresti fare per gestire le relazioni con persone negative, provo a darti qualche spunto su quello che non ti conviene fare.

Penso, infatti, che sia inutile “sperare” che la persona (o le persone) cui stai pensando rispetto al tema della negatività:

  • cambino “magicamente” e smettano di essere negative;
  • capiscano da sole, senza che tu dica o faccia nulla, che questa situazione di negatività ti sta creando problemi e cerchino di fare qualcosa di loro iniziativa per farti stare meglio.

 

Purtroppo la “speranza non è una strategia” e quindi non ti suggerisco di sperare, piuttosto di mettere in campo tu qualche personale “strategia”.

Così come non ti consiglio di:

  • fare la vittima, e finire con il lamentarti solo di questa negatività, magari rinfacciandola alla persona in questione, oppure
  • considerare come inevitabile il “contagio” negativo da parte di questa persona, ed accettare che questo rovini il tuo umore, il tuo stato d’animo, la tua giornata.

 

Ecco i miei consigli su cosa, invece, potresti fare.

a) La prima cosa e metterti alla “giusta distanza” rispetto a questa negatività, riconoscere che è dell’altra persona, e non la tua, ed anche prenderla come una sorta di “sfida”, di prova per il tuo carattere

La sfida è proprio di non lasciarsi condizionare negativamente e di mantenere la relazione, ma senza assorbirne la negatività. In sostanza potresti decidere di “utilizzare” la negatività degli altri come una prova per rafforzare ulteriormente la tua attitudine più positiva, se sei già una persona tendenzialmente positiva, o la tua capacità di occuparti solo di quello che riguarda te, senza ulteriori appesantimenti, se stai vivendo anche tu un periodo difficile. E’ questo un modo per dimostrare a te stessa/o che hai un carattere forte, o che stai riuscendo a diventare più forte, dove per forte intendo che sei capace di riconoscere che tipo di persona vuoi essere, e di mantenere fede a quello che credi più importante per te, senza lasciare che il tuo stato emotivo sia in balia degli altri. E’ una prova che ti può dimostrare che riesci ad essere in controllo delle tue emozioni ed a decidere come ti vuoi sentire, senza subire troppo i condizionamenti dell’esterno.

 

b) La seconda cosa è non prendere questa negatività come qualcosa di personale, qualcosa che quella persona sta ìndirizzando verso di te in maniera voluta e cerca, invece, di avere un atteggiamento empatico, cioè di comprensione verso questa negatività. 

Potresti non condividere i motivi per cui quella persona è negativa, potresti pensare che al posto suo tu reagiresti in maniera diversa e più positiva, ma è importante riconoscere che non è questo davvero il punto principale, e di certo questo potrebbe creare una maggiore distanza tra te e la persona, dovuta ad una mancanza di comprensione da parte tua del suo stato d’animo. Empatizzare con la negatività altrui vuol dire, più semplicemente, riconoscere che in ogni caso capitano a tutti momenti negativi, ricordarti di quando sei tu la persona negativa (quella che si è alzata male, quella che è nervosa, quella che si incupisce per qualcosa). Nessuno è immune dalla negatività, poi c’è chi è in grado di riprendersi più velocemente da questi stati d’animo e chi, invece, continua a sguazzarci. Ma le persone di questo secondo caso, se lo fanno, stanno in realtà, molto probabilmente, segnalando che hanno qualche problema che non stanno riuscendo a risolvere. E tu non potresti conoscere quali sono i problemi che affliggono questa persona (anche se pensi di conoscerla bene). Quindi empatizzare significa riconoscere che c’è qualcosa che non conosci di quella persona, dei suoi problemi, di quello che sta vivendo, e per questo occorre anche rispettare, senza demonizzare, questa sua negatività. Ed infine empatizzare significa anche cercare di ricordarsi dei momenti in cui questa persona è stata meno negativa, o positiva, e provare a ricordare anche quelle situazioni per evitare di pensare che una persona è negativa, quanto piuttosto che quella persona sta avendo uno stato d’animo negativo. E una cosa che puoi fare sicuramente, e che non ti costa nulla, è augurare a questa persona di riuscire a stare presto meglio, ed è un augurio che in fondo fai anche per te stessa/o.

 

c) Se sei riuscita/o a fare le prime due cose che ti ho suggerito potrebbe diventare anche più facile provare a fare una terza cosa. Cioè provare a far stare diversamente quella persona ed introdurre un po’ della tua energia positiva (se tu, invece, ce l’hai!). 

Potresti cercare di dire, o fare qualcosa, per portare un po’ di allegria, proporre di fare un’attività insieme e dare un aiuto, fare un gesto gentile e vedere che effetto provoca sulla persona. ricordarle che ha già avuto momenti di negatività in passato e come è riuscita a superarli. Di certo le persone che stanno vivendo in uno stato d’animo negativo non vengono aiutate se le si accusa, o le si ignora. Quindi prova a fare qualcosa di diverso. Come puoi provare a contagiare tu la persona con la tua positività? Anche se per un tempo limitato, ma che sia già un piccolo sollievo. Questo esercizio allena anche la tua capacità di avere un’influenza positiva sugli altri. Anche questo è qualcosa che si può imparare, non è necessariamente una dote innata, e se il tuo obiettivo è di dare un contributo positivo, allora prova a farlo proprio in queste situazioni più critiche, perché sono queste in cui il tuo contributo vale di più.

 

d) Infine puoi sentirti anche nel pieno diritto di parlare con questa persona per tentare di ridurre gli effetti che ha su di te la sua negatività e di concentrare il discorso, più che sulla negatività, su quello di cui avresti bisogno tu per stare bene, chiedendole chiaramente un aiuto specifico

Quindi invece di esordire dicendo una frase del tipo: “la tua negatività mi sta creando dei problemi!”, potresti dire qualcosa del tipo: “ho bisogno del tuo aiuto perché sono in un momento delicato in cui è importante per me avere un sostegno positivo e, pur capendo che anche tu sei in una fase difficile, ti chiederei questo ……. per essermi di supporto”. Ora non è detto che di fronte ad una richiesta di aiuto la persona con uno stato d’animo negativo risponda sempre “a braccia aperte”, ma è giusto per te esprimere il tuo stato d’animo, le tue esigenze e magari questa tua richiesta di aiuto sarà un seme che germoglierà nel tempo e sarà utile per questa persona.

 

Che ne pensi di questi consigli? 

Potresti valutare di applicarli ad una relazione negativa che ti sta a cuore e vedere cosa succede, e magari scrivere alcune riflessioni su:

  • qual è la relazione su cui vorresti concentrarti;
  • quali effetti “negativi” sta producendo su di te e decidere che li vuoi modificare;
  • quali sono i punti fermi del tuo stato d’animo che non vorresti fossero compromessi da questa relazione negativa;
  • quale strategia sarebbe meglio adottare partendo dagli spunti che ti ho proposto;
  • cosa puoi fare in concreto e, dopo averla fatta, che risultati hanno prodotto e che apprendimenti hai generato.

 

E tu che mi dici? Hai dei trucchi per gestire le persone negative, diversi da quelli che ho indicato? Qual è una relazione negativa che ti sta a cuore e che vorresti imparare a gestire meglio? Se ne hai voglia scrivi un tuo commento alla mail [email protected], o fai leggere questo articolo ad una persona che pensi ne abbia bisogno.

Buon lavoro e grazie per la lettura! 

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