Se vuoi di più prova... a fare meno!

In questo articolo leggerai come riuscire a migliorare la tua produttività, ma soprattutto la tua soddisfazione rispetto a come riempi le tue giornate di lavoro, applicando dei piccoli e semplici accorgimenti che ti permetteranno di ottenere di più, facendo meno cose.
Contenuti:
- La mia scoperta di “semplificare per amplificare”
- Come applico nella mia vita pratica questo sistema
1. La mia scoperta di “semplificare per amplificare”
Se fino a qualche mese fa mi avessero detto che avrei scritto un articolo con questo titolo, ed anche con una certa convinzione, come ti dimostrerò tra breve, avrei detto che l’unica possibilità sarebbe stata che fossi diventata “matta”.
Anni ed anni a pensare che la mia bravura si misurasse dalla mia capacità di ottimizzare al massimo il mio tempo, programmando tutto nei dettagli, e di velocizzare le mie attività in modo da fare quante più cose possibili…
E poi un bel giorno capisco che forse, come credo dicesse Einstein, “quando una cosa è semplice Dio sta rispondendo” (o qualcosa di simile…).
E quello che ho capito è che valeva esattamente il contrario di quello che avevo pensato fino a quel momento:
per fare di più è meglio fare di meno!
che non è un inno alla pigrizia, ma alle priorità ed anche al dosare le energie per poterle utilizzare meglio.
Onestamente ho sempre pensato che chi dice di lavorare 7 giorni su 7, o di lavorare 12, 15 ore al giorno si trova facilmente in una di queste situazioni:
- sta mentendo a se stesso o agli altri (cosa anche possibile perché diversi studi pare che dimostrino che tendiamo a sovrastimare in maniera importante il tempo che dedichiamo al lavoro ed a sottostimare quello che dedichiamo a dormire ed al divertimento);
- si sta esaurendo (mentalmente e/o fisicamente).
Poi ci saranno certamente i superuomini e le superdonne, ma sono eccezioni, io non ne faccio parte, e non ne conosco… e se appartieni ad una di queste categorie, ti prego di scrivermi perché vorrei conoscere qualche tuo segreto!
Tornando a noi, “umani”, negli ultimi mesi ho sperimentato una tecnica opposta applicando un mantra che recita più o meno così:
“semplifico per amplificare”.
Quindi ho iniziato a pormi il preciso obiettivo di cosa potevo eliminare per potermi focalizzare su quello che per me era più importante, ed anche per poter gestire meglio le mie energie, mentali e fisiche.
2. Come applico nella mia vita pratica questo sistema
Vuoi alcuni esempi pratici di questo sistema?
Eccoli:
- inizio la mia giornata decidendo quali sono tre cose importanti che voglio realizzare e costruisco la mia giornata solo su queste tre priorità, poi se c’è spazio per il resto, bene, altrimenti l’importante è essere riuscita a dare spazio a quello che per me era più importante, ed ho smesso, quindi, di farmi lunghi elenchi di attività che mi facevano sentire stanca solo a scriverli…
- quando penso a come impostare una certa attività, mi faccio subito dopo la domanda di cosa posso fare per semplificarmi la vita: chi mi potrebbe aiutare? cosa potrei eliminare delle cose che ho pensato di fare, che non è davvero importante? cosa potrei fare in maniera, meno perfetta, ma più pratica?
- mi lascio uno spazio per pensare, invece di fare, o anche per riposare, invece di fare. Non sono (ancora) una esperta di meditazione, ma mi sembra che Gandhi dicesse qualcosa del tipo “Ho tanto da fare oggi, dovrò meditare due ore anzichè una”. Nel senso che ho capito che più devo fare, e più è necessario avere uno spazio per “non fare”, altrimenti rischio di sentirmi come un criceto che corre nella ruota e rimane sempre nello stesso punto… Hai mai provato questa sensazione? Io ti confesso di si, e non è piacevole. Poi io penso scrivendo, e riposo leggendo, ma ognuno può avere il suo stile…
- elimino in maniera abbastanza drastica molte fonti di distrazioni, che poi in pratica mi imponevano una sorta di multitasking forzato. Quindi il mio telefono è in modalità silenzioso, o “non disturbare” (e sono raggiungibile solo dai contatti che sono nella mia lista dei “preferiti”), il programma di posta è chiuso e lo apro solo in alcuni momenti della giornata, chiarisco meglio le mie priorità e disponibilità agli altri per evitare di essere chiamata su attività o in momenti in cui non posso dedicare loro la mia attenzione.
Qual è il risultato personale che ho raggiunto con questa mia nuova modalità?
Il primo è che arrivo a fine serata stanca, ma non esausta, e comunque con la sensazione di aver fatto quello che per me era importante, quindi tecnicamente con un successo in tasca.
Il secondo, e sembra un paradosso, è che sto riuscendo a fare più cose di prima perché ho una migliore concentrazione e questo migliora la qualità del mio lavoro.
Non male come risultati, almeno per me!
E tu che ne pensi? Ti piace l’idea di semplificare per amplificare? Lo fai già nella tua vita? O cosa potresti fare per riuscirci? Se ne hai voglia scrivi un tuo commento alla mail [email protected], o segnala questo articolo ad una persona che pensi ne abbia bisogno.
Buon lavoro e grazie per la lettura!
© 2022
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