Perché i grandi numeri impattano sulla tua soddisfazione

Ti capita mai di aspettarti che qualcuno ti dica qualcosa di positivo sul tuo lavoro ed invece non accade nulla? E ti chiedi, ma cosa devo fare, più di quello che faccio, per ricevere un grazie, un bravo, un complimenti?

Sembra che gli altri non vedano il tuo lavoro, o che non abbiano voglia di esprimere commenti positivi…

E se dietro ci fosse solo una inesorabile legge numerica, che riguarda tutto e tutti?

 

Contenuti:

  1. Perché i numeri sono importanti per le nostre aspettative
  2. Cosa si può fare per gestire i numeri
  3. Conclusione


1. Perché i numeri sono importanti per le nostre aspettative

A molti i numeri non piacciono… ma nella realtà possono spiegare molte cose che accadono nella nostra vita. Una di queste è la distanza, che spesso troviamo eccessiva, tra quello che facciamo, potremmo dire quello che investiamo nel nostro lavoro, in termini di impegno, dedizione, sacrifici, energie, e quello che otteniamo, a livello di riconoscimenti da parte degli altri.

Nella maggior parte dei casi il bilancio sembra sempre negativo, diamo più di quello che riceviamo e molti hanno in testa, o pronunciano, frasi del tipo:

  • ma nessuno si accorge di tutto quello che faccio!”;
  • tanti anni di lavoro e mai un grazie o un aumento di livello..”;
  • sempre disponibile e mai niente in cambio”.

 

Quando penso a queste situazioni mi viene in mente che molti fenomeni della nostra vita, direi la quasi totalità, sono soggetti ad una legge di probabilità statistica. La questione è molto semplice e non occorre essere dei grandi matematici (e quelli che lo sono mi scuseranno per la semplificazione che sto per fare) per coglierla. 

La probabilità statistica è data dal rapporto tra il numero di eventi reali ed il numero di prove, di tentativi potremmo dire, o di occasioni necessarie affinché quell’evento reale si verifichi davvero.

Ogni situazione della nostra vita ha una diversa probabilità statistica, e di alcune conosciamo il numero, di altre no.

Ad esempio sappiamo (fonte Sole 24 ore) che la probabilità di:

  • essere colpiti da un fulmine è di 1 su 300.000 (quindi 1 evento reale ogni 300.000 fulmini caduti a terra);
  • essere colpiti da un meteorite invece è di 1 su 1,6 milioni (per fortuna è un evento molto più raro);
  • avere un incidente mortale in aereo è di 1 su 7,3 milioni (rischiamo di più con il meteorite);
  • vincere al superenalotto è di 1 su 622 milioni (direi che lo Stato ci fa un grande affare!!!).

Così come io so che, se tutto va bene, solo 3 persone su 100 che visitano il mio sito decideranno di iscriversi alla newsletter, o di scaricare una risorsa gratuita, e so che è ancora più basso il numero delle persone che decidono di inviare commenti dopo che hanno ricevuto la newsletter, anche se molti la apprezzano senza dirlo espressamente!

Ma molti di noi non sanno, ad esempio,

qual è il numero di attività che dobbiamo fare nel nostro lavoro per ricevere un commento positivo dal responsabile o da un collega?

Ed anche io non lo so, ma quello che posso dirti è che, anche in questo caso, vale la legge dei grandi numeri, cioè tante attività da fare per ottenere un numero molto più basso di riconoscimenti.

Meglio tenerne conto, perché altrimenti si va incontro a grandi frustrazioni!


2. Cosa si può fare per gestire i numeri

Ma si può fare qualcosa per gestire questi numeri a noi sfavorevoli, o dobbiamo solo subire la situazione?

In realtà qualcosa si può fare per migliorare le probabilità e riprendo proprio l’esempio del sito internet.

In questo caso, per aumentare quel numero del 3%, e farlo diventare più alto, si possono mettere in campo, ad esempio, delle azioni:

  • di marketing: aumentando la visibilità del sito per rendere più attraenti i contenuti;
  • di servizio: facendo in modo che sia più facile per l’utente accedere ai contenuti;
  • di contenuto: studiando dei contenuti che gli utenti considerano più interessanti.

Non cito a caso queste proposte, perché ritengo che anche nel lavoro si possano mettere in campo questo tipo di azioni per aumentare la probabilità che il nostro lavoro sia visto, apprezzato, riconosciuto in maniera esplicita. Ad esempio potresti:

  • chiedere espressamente un feedback sul tuo lavoro per aumentare la probabilità di ottenere un riconoscimento esplicito (ovviamente c’è anche il rischio di una critica, ma anche questa può essere un’informazione utile per migliorare…);
  • comunicare più chiaramente agli altri quello che hai fatto, o che stai facendo, in modo che sia più evidente e più comprensibile (spesso pensiamo che gli altri vedano il nostro lavoro, ma magari non riescono a farlo proprio per banali ragioni pratiche…);
  • condividere con altri quello che fai per essere sicura/o che il tuo lavoro sia di reale utilità anche per altri (invece di supporlo o di darlo per scontato) in modo da poter anche modificare qualcosa in funzione degli accordi che prendi esplicitamente con gli altri e non di quello che non pensi sia “giusto” fare.


3. Conclusione

Se stai vivendo la frustrazione di non avere ancora i riconoscimenti che pensi di meritare per il tuo lavoro, per l’impegno che ci stai mettendo ed i sacrifici che stai facendo ti suggerisco quindi di:

  • ricordarti che siamo tutti soggetti alla legge della probabilità, e ci vogliono in generale molti sforzi per ottenere molti meno riconoscimenti;
  • riflettere se puoi fare qualcosa a livello di comunicazione, condivisione, richiesta esplicita di feedback per poter aumentare la probabilità di avere dei riconoscimenti. In generale, comunque, metti in conto che non occorre solo lavorare bene, ma è necessario anche valorizzare, fare vedere il tuo lavoro, senza dare per scontato che il tuo impegno “parli da solo”. Pensa se stai dando per scontate le cose che fai, valuta come puoi parlarne in maniera più chiara agli altri, rifletti su cosa puoi chiedere agli altri per avere un loro parere e per capire come il tuo lavoro può impattare sul loro;
  • comunicare, in ogni caso, il tuo bisogno di riconoscimenti, di pareri sul tuo lavoro. A volte anche gli altri danno le cose troppo per scontate, ma basta chiedere per ricevere un complimento, che non vale meno perché è stato richiesto. Ognuno ha la sua vita, le sue complicazioni, molti sono solo distratti, ed è meglio non prendere la questione sul personale, ma semplicemente chiedere ed esprimere le tue esigenze. Pensa a chi avresti voglia di chiedere cosa ne pensa del tuo lavoro ed a chi potresti esprimere questa richiesta;
  • tenere conto, ai fini della tua gratificazione e del suo senso di riconoscimento, anche del tuo parere, e dirti anche brava o bravo (perché in fondo è anche vero che ce li aspettiamo dagli altri, ma siamo anche spesso poco capaci di celebrare ed onorare, noi per primi, i nostri successi ed i nostri meriti). A fine giornata, o settimana, fatti almeno un complimento per quello che hai fatto, e magari mettilo per iscritto, a futura memoria e ti potrà servire anche per parlarne con il tuo responsabile al momento più opportuno;
  • fare anche tu complimenti ed esprimere riconoscimenti ad altri (perché si genera un effetto domino, nel male, ma anche nel bene…). Quindi potresti decidere a chi esternare un tuo apprezzamento oggi, e vedere cosa succede.

E tu che ne pensi? Combatti anche tu per ottenere riconoscimenti sul tuo lavoro, o qual è la tua personale statistica tra sforzi e riconoscimenti? Se ne hai voglia scrivi un tuo commento alla mail [email protected], o fai leggere questo articolo ad una persona che pensi ne abbia bisogno.

Buon lavoro e grazie per la lettura! 

© 2022



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